TIC-TAC, TIC-TAC fa la luna, l'orologio del Tempo.   

Terra di Nessuno

(da leggere in meditazione)

Uno, chi sapeva?

Correva l'anno millenovecentosettantacinque e lo studente Tuvia Hacholev non sopportava il Latino, perche' non aveva mai capito a cosa potesse servire quella antichissima lingua, usata ormai da poche migliaia di persone al mondo.

Tuvia, cosi' lo chiameremo d'ora in poi, si dedicava nel suo tempo libero a organizzare un movimento giovanile per realizzare il sionismo socialista nei kibbutz in Israele

Cose dell'altro mondo, si direbbe.

Il movimento giovanile si chiamava "La Giovane Guardia", in ebraico "Hashomer Hatzair".

Poi il signor Tuvia  ando' a vivere in Israele.

Poi, di colpo, arrivo' l'anno millenovecentoottantadue e sulle alture del Golan era da un sacco di tempo che non c'erano incidenti di rilievo. Siccome Assad voleva tenere Damasco protetta, la guerra verso Israele andava fatta passando dal Libano, con o senza Hezbolla', con o senza OLP, con o senza i cristiano-maroniti, con o senza drusi, con o senza i finanziamenti iraniani.

Ma andava fatta.

Ebbene, sul Golan c'era il confine israeliano ed il confine siriano, e tra di loro c'era una striscia di spessore variabile da 0.7 a 10 chilometri, che separava le forze dai tempi dell'armistizio successivo alla guerra del Kippur. La striscia si chiamava in inglese "NO MAN LAND", la TERRA DI NESSUNO.

In Quella Terra vi erano quasi solo postazioni di ufficiali di controllo delle Nazioni Unite. Inoltre potevano accedervi gli ufficiali israeliani e siriani, che tenevano le Relazioni Pubbliche con i Caschi Blu, ma era tassativo ordine che tra di loro non si potevano incontrare.

Di qua' dai confini di Israele e di la' dai confini siriani, vi erano dei veri battaglioni di Caschi Blu dell'ONU.

Venivano da lontano: c'erano i polacchi, gli austriaci, i canadesi, i nepalesi ed i finlandesi.

Al Checkpoint di Kuneitra, ex-capitale del Golan, c'erano, dalla parte israeliana, i soldati israeliani, ed alcuni Caschi Blu. Uno di questi, il finlandese, a forza di sentire una certa canzone alla radio, aveva imparato a cantarla anche lui.

La canzone diceva, in ebraico:"yoshev al hagader, reghel po', reghel sham, yoshev al hagader, besseder im kullam".

Traduzzione:"seduto sul recinto (ma anche, in ebraico, "confine"), un piede di qua, e l'altro di la', seduto sul recinto, vado d'accordo con tutti"  

Il Casco Blu finlandese non aveva la minima idea di che cosa stesse cantando.

Dal checkpoint israeliano si poteva vedere il checkpoint syriano, che era ad oriente, circa 700 metri piu' in la'. 

Una sottile striscia di strada congiungeva i due checkpoint. Era la strada che tagliava in due la Terra di Nessuno.

Ogni settimana arrivava dalla Syria in Israele un camion pieno di birra per le truppe austriache, e mentre il soldato israeliano di turno al checkpoint controllava che non ci fosse del dolce esplosivo nascosto da qualche parte, il signor Tuvia, ufficiale di collegamento tra l'esercito israeliano e le Nazioni Unite sul Golan, doveva intrattenere le relazioni pubbliche con gli ufficiali e sottufficiali dell'ONU.

Alla sera, si chiudeva il cancello del confine e si riapriva al mattino successivo. Tuvia prendeva la Jeep ed andava a dormire nella sua cameretta nel kibbutz dove abitava. Il kibbutz era a circa 45 minuti di macchina da quel confine.

Allora un giorno la mattina Tuvia rimane addormentato nel suo letto in kibbutz perche' la sua sveglia ¿ non ha suonato, e siccome aveva lui in tasca le chiavi dell'unico portone dell'unico confine esistente tra gli israeliani ed i siriani, ecco che quel giorno il confine rimase chiuso per piu' di tre ore, con la gente da una parte e dall'altra un po' inferocita.

Tuvia si sveglio' alle 9 del mattino e dopo 2 secondi aveva il cuore a milletrecentobattitialsecondo: "aveva tenuto fuori dal confine, su quel tratto che veniva dalla Syria e si trovava nella Terra di Nessuno, almeno venti esseri umani, che erano trepidamente in attesa che Sua Altezza Reale il Re dei Lattai si riprendesse dal torpore!!!"

Roba che succedeva d'altri temPli avrebbe potuto scatenare una feroce guerra tra Tutankamon e Kamon Tuta, guerra che nemmeno le UNITED NATIONS OF NIUIORQ avrebbero potuto evitare.

Una corsa in jeep per scendere a valle dove passa il fiume, attraversamento del Giordano sul ponte di ferro e legno delle Figlie di Giacobbe, poi su' di corsa a centoventiallora sulle strade sdrucciolevoli e bucherellate del Golan, ed eccoci arrivati al gran cancello. Tira fuori le chiavi, apre il lucchetto che chiudeva la catena, e la gente comincia ad attraversare il confine.

Per primo si presenta un ufficiale austriaco.

Tuvia sapeva solo lo spagnolo, l'ebraico, l'inglese, l'italiano e masticava puro 'o franscese elarabbo.

L'austriaco pero' sapeva solo tetesco e russoski.

INZOMMA, NUN C'ERA COMMUNIKATZIA TRA I DUE !

"Che si fa'?" , pensarono entrambi.

Ebbene, quel giorno Tuvia noto' sul colletto dell'austriaco una piccola fascetta bianca tipo camicie coreane.

Dai documenti dell'austriaco risultava che si trattava del cappellano militare del battaglione austriaco. L'austriaco era un po' scocciato dell'attesa.

Ed aveva ragione.

Tuvia penso':"devo salvare la situazione, forse questo parla Latino" e gli chiese, facendo uno sforzo sovrumano: 

"De quo venis?".

L'austriaco spalanco' la bocca dalla sorpresa, perche' non sapeva che la lingua ufficiale parlata sulle alture del Golan fosse il Latino, e disse:  

"De Damascum".

E Tuvia:

"Ab quo vadis?"

L'austriaco:

"Ab Tiberiadem"

Infine Tuvia, con un enorme sforzo mnemonico, saluto' cosi':

"Pulcrae Iter!"

(voleva dire circa una cosa del tipo "buon viaggio").

E gli strinse la mano.

L'austriaco ringrazio' e se ne ando'.

Tuvia era contento, sia perche' era un pezzo che era uscito dall'inferno libanese, sia perche' aveva imparato un nuovo midrash (Una STORIELLA EBRAICA):

quando ti insegnano a scuola la cosa piu' inutile che esistA, sappi che un giorno ti servira'.

Seconda passata:

Erano passati tre anni dopo l'incontro con l'austriaco e Tuvia stava studiando al Politecnico di Haifa, una cosa tipo ingegneria gestionale,

poi

una sera,

arriva l'ordine di presentarsi di nuovo per fare il servizio militare di riserva.

Dopo pochi giorni Tuvia si presenta in ghingheri (camicia a quadri e jeans Roy Rogers) nel freddo inverno del Golan, al comandante del Reparto Relazioni Pubbliche con le Nazioni Unite, proprio vicino al checkpoint di Kuneitra, per sapere il da farsi.

L'accattivante ed erotico ordine del giorno era: cambiarsi, prendere JEEP, radio, batterie di riserva, armi, sacchi a pelo, mappe, e partire per un punto indicato sulla mappa con il nome FREDDOCUCUZZOLO1986 (su Questa Terra tutti i nomi sono assolutamente di fantasia, ne' l'autore e' responsabile di tutto quanto sta qui scritto).

Si era in tre: Tuvia, Moishe, ed un altro.

Si monta sulla jeep e si parte.

On the road, si arriva e si supera il checkpoint, si vira a sud per altri dieci chilometri sempre stando sulla Astatalediciassette dove non c'era nemmeno un cane.

Finalmente si arriva sul luogo.

Il programma del tour operator prevedeva un felice soggiorno di 30 giorni a tariffa business con full optional, appollaiati come galline in cima ad un Freddo Cucuzzolo.

Sul cucuzzolo c'era un container marrone, chiamato GOD RAND per via della scritta un po' rovinata. Era considerato dai turisti uno dei migliori della regione ed era stato nominato "ONE MILLION STARS HOTEL" perche' d'estate, evidentemente, si poteva dormire fuori e potevi vedere le stelle anche ad occhi aperti...

Nel container c'era una stufa a kerosene, tre brandine, scatole di LUFF (carne in scatola del tipo super kosher luxus , ma era come la zimmendaaal del 1847), un tavolo, due sedie, una lampadina, carta di giornali vecchi, dodici vecchie pitot (pane arabo) lasciate li' dai tempi della Regina di Saba.

Altro materiale utile: un mitra Galil con manico in legno, 4 caricatori con calibro 0.56, che erano le munizioni per la eventuale difesa personale. L'utilissimo apriscatole da razioni di combattimento. Una tanica di acqua da ben cinque litri ed un tanicone che veniva riempito ogni tanto da 200 litri.

Allora c'era da controllare con il cannocchiale che fosse tutto tranquillo, lassu' sul Golan.

L'algoritmo delle istruzioni della pericolosa missione era:

A. Guardare SEMPRE il panorama, e tenere d'occhio le differenze tra i vari fotogrammi. Non spegnere mai lo strumento. In questo caso lo strumento era l'occhio umano. Ma sul cucuzzolo erano in tre esseri umani e quindi avevano a disposizione, grazie a Dio, un totale di ben sei occhi. Per questo motivo ci si organizzo' in 6 turni di 4 ore ciascuno per occhio sveglio.

B. Se un fotogramma risultava diverso dal precedente, significava che era entrato un pericoloso corpo celeste nel raggio d'azione Terrestre. Verificare quindi se non si fosse trattato per caso di un cinghiale vero entrato li per via di un passo falso, oppure se si fosse trattato piuttosto di un altro tipo di animale, un po' piu' cattivo del cinghiale. In quest'ultimo caso era necessario chiamare IMMEDIATAMENTE il Comando Intergalattico Spaziale ed avvisarli di quello che stava succedendo.

C. Cercare quindi di evacuare, sia la paura che il luogo, stando bene attenti a non provocare Pericolosi Incidenti Internazionali. In Italiano il termine piu' approppriato e':"SMMAMMARE".

D. Se il punto C. non funzionava per problemi contingenti o contenziosi, allora era evidentemente utile recitare tre volte la preghiera' "Shema' Israel, Adonai Elohenu, Adonai echAAd!" ("Ascolta o Israele, il Signore nostro Dio, e' UnO"). Ed attendere in profonda meditazione modello Tibet.

Ma nel 1986 sul Golan era tutto tranquillo. L'inferno era altrove, in Libano.  Il Libano era a cinquanta-cento chilometri di distanza, ma sembrava fosse in Nuova Zelanda, tanto pareva lontano.

Il silenzio veniva rotto solo dalle seguenti frequenze: cuculi, grilli, vento, qualche squit di topolino, un aereo di linea, il fruscio dei pochi alberi. Stop.

Allora ci si scaldava la superkosherzimmendaaal nelle padelle militari con il segno rosso, che sta' per "strumento di ferro in cui ci si puo' cucinare la carne ed i suoi derivati ma non il latte ed i suoi derivati. Si puo' anche cucinarci il PARVE, cioe' quei CB che non sono ne' latte, ne' carne, come ad esempio le carote".  

Fortunatamente, in giro non c'erano ne' vacche rosse, ne' tantomeno del pericoloso latte tapporosso, che potessero inconsapevolmente contaminare la sacra padella incrostata.

Passava solo, di tanto in tanto, un piccolo cinghiale, che era stato soprannominato "il hazirino".

Poi, dopo esserci sparati anche i cetrioli salati come contorno all'avvelenamento super kosher deluxe CARROT top level FROM THE best rabbITs in the world, si passava al lavoro di routine.

Allora Tuvia, che per guadagnarsi da vivere durante gli studi faceva il traduttore e l'interprete dall'italiano, propone a Moishe uno scambio: io ti insegno l'italiano e tu, visto che sei di madrelingua inglese, mi aiuti a tradurre queste pagine dall'italiano in inglese.

Moishe disse:"volentieri, adoro l'italiano, e mi occupo di ingegneria tessile, ma la mia lingua madre e' l'arabo, o, piu' precisamente, l'arabo irakeno. Perche' sono di origine irakena".

Business is business, e cosi' Tuvia insegno' a Moishe un po' di Italiano.

C'era vento sul Golan, spesso pioveva.

Una volta ha anche nevicato.

Meraviglioso.

Tuvia ha visto l'alba in mezzo alla nebbia con il Golan bianco di Gennaio.

Nel far West, 5 kilometri da li', c'era lo Stato di Israele, mentre a quattro passi a East  di li' c'era la Siria.

E ci si trovava proprio su un Freddo Cucuzzolo della Terra di Nessuno.

Era probabilmente il piu' bel luogo sul Pianeta Terra. Letteralmente fuori dai Confini del Grande Armistizio del Settantatre'. 

E cosi' Moishe aiuto' Tuvia a tradurre pagine di testimonianze della Shoa'.

Senonche'

Tuvia pensava che il lavoro fosse tradurre una cosa semplice, invece si trattava di ben 150 pagine protocollo piene di terminologie degli italici tribunali.

Il documento conteneva le testimonianze di alcuni sopravvissuti all'Olocausto, contro Ivan Demjaniuk, allora sospetto criminale nazista. La redazione delle testimonianze era stata realizzata dal Tribunale di Trieste alcune settimane prima ed il Documento era richiesto e necessario al Tribunale israeliano che stava esaminando il caso.

Fu molto duro spiegare ad un ingegnere tessile americano ortodosso di origine irakena i coloriti termini degli italici tribunali.

L'amico Moishe la mattina si metteva i filatteri ed il Manto di Preghiera ed usciva fuori, all'aria aperta a vedere un po' del paesaggio brullo ed umido del Golan, e dire le benedizioni. Ed anche Tuvia, qualcosina diceva, secondo la norma del "male non dovrebbe fare, ed e' anche una bella meditazione".

L'aria era fresca fuori, e buona, molto buona.

L'erbetta era coperte da minuscole gocce di rugiada divina.

Poi si tornava a fare la guardia, parlare e tradurre.

Mentre si traduceva, visto il tema ed i personaggi del Documento, Moishe e Tuvia parlavano della Shoa', degli ebrei, degli arabi, di Israele, del tessile, dell'Italia e del futuro.

Sul Golan nessuno sparava nel lontano Gennaio del 1986.

Tuvia prese il Furescopio, una specie diu telescopi sviluppato dal Mossad per vedere il futuro. Lo punto' verso Kuneitra, mise a fuoco sull'anno 2001 Odissea nello Spazio e vide arrivare il Papa.

Stanco, era Karol, quel giorno. Barcollava.

Era venuto per chiedere solo una cosa: PACE!

Dopo i 777 ettolitri di sangue sparsi nella Guerra dei Sei Giorni (1967) e nella Guerra del Santo Digiuno di Espiazione (1973), nessuno ha mai piu' sparato sul Golan.

Da qualche parte sul Golan ci sono i resti di un carro armato, dove e' morto nel 1973 un tal Gioacchino, milanese. La leggenda dice che l'unica Ferrari Rossa che ci sia in Israele sia sua.

Ma nessuno l'hai mai vista.

Un'altra triste leggenda narra che di lui, Gioacchino, hanno trovato solo l'orologio.

Non c'e' due senza tre:

Finito il periodo del servizio di riserva, Tuvia torno' al Politecnico, consegno' il lavoro, si prese i cinquecento dollari profumati amen, e continuo' gli studi.

Poi, nel millenovecentonovantacinque,

nove anni dopo il bellissimo mese sul Freddo Cucuzzolo nella Terra di Nessuno, Tuvia fondo' L'Isola della Rugiada Divina, un Luogo aSSOLUTAMENTE vIRTUALE ed iNESYSTENTE, dove in assoluto silenzio sono passati un milione di Stelle Filanti Gialle e Rosa.

Kiriyat Arba,quartiere quattro, pio quinto.

Uno shabbat di qualche anno dopo (Marzo 2000), Tuvia tiene il bicchiere della Benedizione dello Shabbat in mano, nel Centro Sociale di Tutti, e sente una mano appoggiarsi alla propria spalla.

Si volta.

E vede Moishe.

Li.

Si abbracciano in lacrime.

Poi il   Grande  MAestro   fa segno a Moishe di avvicinarsi al tavolo e, indicando Moishe, dice al pubblico: "voi non conoscete tutti questi strani nomi, ma io vorrei presentarvi un tizio di origine irakena: l'ingegner Moishe"

Allora Moishe fa segno a Tuvia di avvicinarsi anche lui al tavolo del kiddush.

Tuvia non vuole, ma Moishe insiste:"come here!"

Allora Tuvia si avvicina tremolante al tavolo del kiddush.

E Moishe dice, rivolgendosi al MAestro ed indicando Tuvia:"lei sa chi e' questo signore?"

Ed il MAestro, voltatosi quasi dall'altra parte, ed un po' a denti stretti, dice:"si, si, lo so".

Moishe guarda Tuvia e gli dice:"Tuvia Makore'? Whatshappen?"

E Tuvia:"oh, no, non e' niente. E' solo un problema tra "orthodox" "ConservativE"  

Ma dopo il CINQUE viene il SEI:

Ed allora oggi, 6 Aprile 2000, 1 del mese di Nissan, 5760, sono arrivati i Liu Bawitch a Toronto.

Chiamati, dicono loro,dal Grande MAestro.

I Liu Bawitch hanno detto che non sono Liu Bawitch, ma Zvaot Ha Shem, cioe' "Gli Eserciti del Nome".

Con la loro macchina si sono infilati nel cortile della scuola ed hanno cominciato a scaricare i materiali per fare le matzot, il pane azzimo.

E Tuvia, la Giovane Guardia, era ancora li', a fare la guardia.

Allora Tuvia ha detto che poteva fare lui le matzot, con gli altri genitori ed i bambini della scuola, ma che non era necessario chiamare i Liu Bawitch modello Eserciti del Nome.

Allora il MAestro ha detto a Tuvia:"cosa sai tu delle matzot?"

Allora Tuvia ha detto al MAestro:"sono otto anni che ti chiedo di parlare di Torah, ma solo ora, finalmente, si puo' fare."

E si sedette per parlare.

In quel momento il MAestro si giro' e se ne ando'.   

Sette, Shabbat Shalom

(Era un Giovedi', quello Shabbat).

Allora Tuvia se ne ando' al Valentino, dove suo figlio giocava alle giostre.

E li' trovo il Grande MAestro.

Seduto su una panchina verde.

Camicia aperta o quasi, coppola azzurrina in testa.

Ed il Grande MAestro disse una frase dalla Torah:

"Shemesh beGhivon DOM, veyareach beemek Ayalon".

Che significa:

"Il Sole stette FISSO (ma anche SILENZIOSO) a Ghivon, e la Luna nella valle di Ayalon".

(Ayalon e' la valle cha taglia in due Tel Aviv, quella dove i Saviglianesi vogliono costruire le Ferrovie del Medio Oriente).

Otto, trascendenze spazio-temporali.

Di colpo arrivo' un email vero:

Ribeirao Preto, Brasil, 15 Junio 2000

Caro Tuvia,

Ieri notte, navigando su Internet, ho trovato la tua Terra di Nessuno.

Congratulazioni!

Una Bella Storia.

Forse perche' a me non piace il Latino,

o forse perche' ho vissuto alcuni mesi di fronte al Golan

perche' mi piace l'HAshomer HAtzair.

Penso che scrivi in maniera surrealista.

Chi sei tu?

Uno scrittore?

Hai scritto altre cose?

Dove posso leggerle?

Io mi chiamo Paulo Lollato (Cognome Italiano, ma sono Brasiliano).

So dire "BOKER TOV" ("BuonGiorno" in Ebraico) e "SHABBAT SHALOM" ("Sabato di Pace" in Ebraico),

ma non so

capire

le risposte.

Se dovessi mai passare da Queste Parti (Brasile, Emisfero Sud della Terra di Nessuno), 

allora

Passa a Trovarmi.

Come non ridere dell'"Austriaco che spalanco' la bocca dalla sorpresa, perche' non sapeva che la lingua ufficiale parlata sulle Alture del Golan era il Latino"?

(Questi Austriaci non sanno niente!)

Come non ridere delle "dodici vecchie pitot lasciate li' dai tempi della Regina di Saba".

Oh, Tuvia, mi piacerebbe aver scritto una cosa del genere.

Se vuoi scrivermi, ora, clicca qui qui qui qui qui quo quo quo quo qua qua qua quaraquaqua!

Quando mi metto a scrivere gli auguri di compleanno ad un amico, mi viene fuori secca come la Sabbia del Neghev.

Sei anche ironico e con un buon senso dello humor.

"ho visto l'alba in mezzo alla nebbia con il Golan bianco di Gennaio"

Forgive me my romanticism but that was what I saw every morning from Misgav Am, and this sight is unforgetable for me.

Shalom Tuvia, lehitraot ("arrivederci" in Ebraico).

Paulo

PS- Ti mando una mia fotografia di

quando facevo il camionista di un Camion Giapponese.

Elegantissimi Guanti Bianchi nella mia mano Sinistra.

Molto Chic, non ti pare?

Guanti bianchi nella mia mano Sinistra. A quel Tempo facevo il camionista di un Camion Giapponese.

Nove. Capitolo senza Nome.

Tuvia non fece in Tempo a rispondere a Paulo, Quel Giorno, perche'

intanto Barak il Lampo, come un fulmine si ritiro' dall'Inferno del Libano.

E dopo poche ore i Hezbolla' erano sul Confine Nord di Israele.

Proprio al di la' del filo spinato che separa i due Paesi.

Ed invece di spararsi l'un l'altro.

Quattro madri ebree, i cui figli erano diventati polvere.

Gridavano.

Ai Hezbolla'.

Dall'Isola della Rugiada Divina non si sentiva che cosa dicevano.

Ed anche gli altri, i Hezbolla',

Gridavano forte.

Non si sa' cosa dicessero.

Ma Tuvia era certo che quelle Urla di Madri e Guerriglieri

erano molto meglio del Silenzio che c'era sul Freddo Cucuzzolo.

Quelle urla erano molto piu' calde.

Magari si urlavano parolacce. Maledizioni.

Ognuno nella Sua Santa Lingua.

Ma era la Prima Volta nella Storia che Arabi Palestinesi ed Ebrei Israeliani si Parlavano su un Confine..

Invece di Spararsi.

Li separava un terreno lungo trenta metri.

Sul quale c'era del filo spinato arrotolato.

La Storia aveva fatto un Altro Piccolo Passo in Avanti.

Era tutto per una Storiella:

il papa' si chiamava Abramo.

Nome dei Figli: Ismaele ed Isacco

Solo che ad un certo punto, nella storia, Abramo, per dimostrare quanto tanto credeva in Dio, era disposto anche ad immolare il figlio sull'altare. Leggesi: uccederlo.

Solo che per i discendenti di Isacco questo figlio era Isacco, e per i discendenti di Ismaele questo figlio era Ismaele.

E ne nacque una discussione che duro' si e no, tremila anni.

Ma poi si calmarono.

Non prima della battaglia tra i discendenti di Davide, quadrisnonno di QualcUno, ed i discendenti delle dodici tribu', battaglia che fece molte vittime ed un sacco di fumo nero.

Insomma: mentre la mitologia Greca e Romana era rimasta scritta nelle statue e su qualche ingiallito trattato di Epica, quella mediorientale si continuava a proporre, giorno dopo giorno, sugli schermi delle televisioni RAI Un-Due-Tre e pure Si-En-En.

Circa vent'anni dopo il fumo nero si alzo' in Eurlandia uno strano fumo di colore verde verde. Era quello delle scanne dei sessantottini invecchiati, che si erano fumati, oltre al cervello, anche le cellule grigie.

Dopo appena altri vent'anni, ci fu il Grande Scazzo della Palestina. come due bimbi che si contendono un giocattolo, i Buoni ed i Cattivi si laceravano le carni l'un l'altro in nome di chi era arivato li per primo e chi aveva piu' diritto e soprattutto che ce l'aveva piu' lungo.

Alloea Tuvia si scazzo un po', e siccome ce l'aveva lungo solo dodici centimetri, e manco gli tirava bene, se ne ando' a vivere su un'isoletta del Mar Quartoterraneo, isoletta che fu chiamata "L'Isola della Rugiada Divina".

La prima notte che arrivo' in Via Cristina delle Madame (Dal nome di una famosa battona che girava in quel quartiere), sogno' due terribili lupi che gli dicevano:"Guarda che noi eravamo qua' molto prima di voi!".

Allora arrivo' di corsa un Toro, che ullulando alla Luna, disse:"andate via, Lupi, questo e' un luogo mistico!".

Allora Tuvia si sveglio' sudando in mezzo alla notte e scese nel giardino del Talentino, a bersi un po' d'acqua fresca alla fontana del toro verde. Appena sporse la sua bocca verso il rubinetto, il toro verde disse:"Forza Juve!" e si zitti'.

Tuvia comincio a vedere le stelle, poi le galassie, che si arrotolavano e si raddrizzavano, come delle enormi sctrisce bianconere, ed una folla da stadio che urlava "Auschpiz, auschpiz".

Una violenta scurreggia risolse il problema.

In maniera del tutto scurrile.

Dieci sono i Comandamenti.

Undici Costellazioni:

TIC TAC TIC TAC, fa la luna, l'orologio del Tempo

I come Isola della Rugiada Divina. I come India. I come Italia. I come Imola, I come Istruzione, I come Igloo. Se invece i puntini sono due, allora si legge E, come Egitto, Empoli, Endocrino o Ethiopia.

se vedi un puntino sotto una lettera, pronuncia quella lettera seguita da "I", come isoladellarugiadadivina.

Il Pianeta Terra ha una Luna. Gli esseri intelligenti del Pianeta Terra hanno battezzato i monti ed i mari della Luna con nomi molto poetici.

Uno dei piu' grandi Mari della Luna si chiama "Il Mar della Tranquillità".

Proprio in mezzo a quel mare c'e' un'isoletta piccolissima. Su quell'Isola c'e' un omino che legge il giornale. Non e' Il Manifesto, ne' La Padania. E' un nuovo giornale, assolutamente virtuale, si chiama "L'Isola della Rugiada Divina".

L'Omino seduto sull'Isola e' l'ultimo essere rimasto di una Vecchia Storia. 

E' la Storia di un Genere Umano che a forza di raccontarsi le storielle si e' macellato in Nome del nome unico, invisibile, buono e pacifico.

Cinque minuti dopo il ritiro di Barak dal Libano, Tuvia, l'omino, si trovava fuori dalla Sinagoga di Belleville, in Francia.

E vide volare in aria una bottiglia.

Un piccolo Cocktail Molotov.

Anch'essa stappata in Nome del nome unico e misericordioso, oltre che pacifico e santo.

La bottiglia brucio' una sinagoga.

Erano sessant'anni che non bruciavano le sinagoghe in Europa.

E Tuvia disse, fra se e se':

"gli ebrei sono come i canarini. Nelle miniere i minatori di una volta si portavano dietro un canarino. Quando c'e' una fuga di gas, il canarino muore circa tre minuti prima che l'uomo muoia. Cosi', quando i minatori vedevano il canarino cadere giu', allora significava che stava arrivando il terribile gas delle miniere. E via, a guadagnare l'uscita!"

Ora, dieci  minuti dopo che Barak il Lampo come un fulmine si ritiro' dal Libano, masse di bambini tiravano le pietre sui soldati. E dietro ai bambini si nascondevano militanti armati di Hezbolla', di Tanzim, di Hamas. E sparavano. cosi' gli israeliani rispondevano al fuoco, ammazzando i bambini. E c'erano le televisioni di tutto il mondo a filmare l'evento.

C'era la RAI, la CNN, la TV cinese e quella giapponese.

E tutti vedevano quanto erano cattivi gli abitanti del Sogno di Herzel.

Ci vollero altri quindici minuti circa per spedire tutto il Generale Umanoide dal Pianeta Terra sino al Mare della Tranquillita'.

Proprio sulla Luna.

La musica di sottofondo in quei giorni era "I Giardini di Marzo", di Lucio Battisti.

Che il suo ricordo sia di benedizione.

Tuvia allora prese il treno per andare via da Parigi, ma proprio nella galleria del  Frejus, la dove la Francia si trasformava anch'essa in un'Isola della Rugiada Divina.

Proprio la', e proprio nei giorni della Grande Alluvione del 2k.

L'alluvione che distrusse la Val d'Aosta,

Tuvia si rese conto che

stava soltanto scrivendo una stupida storia.

Sul treno 555 Intercity Megastellare.

Che quel giorno si fermo' per un'onda gigantesca nella galleria.

Il treno non arrivo' mai ad Augustae Taurinorum.

Ma stavolta non era colpa dell'imperatore Augusto.

Ma di un altro, tal Saddamino Husseinazzo.

Tiratore scelto.

Un po' cretino, un po' Testa di Mazzo.

Membro d'onore nella Commissione per le Nuove Olimpiadi del Futuro.

Questo signore aveva vinto nel nuovo sport. 

Si chiamava "Lancio del giavellotto nucleare"

Era riuscito a tirare un giavellotto ucraino ad una distanza di ben mille e trecento chilometri.

Ed il buco del giavellotto aveva fatto un cratere di circa due chilometri.

La temperatura sul luogo aveva raggiunto i tre milioni di gradi, non importa in quale scala.

L'Onda, altissima, sommerse tutta l'Isola della Rugiada Divina, ed entro' con violenza nella galleria del Frejus, andando a lavare il TGV che vi trasitava.

La medaglia d'oro del Nuovo Millennio era gia' sua.

In tasca.

L'avrebbe mostrata a tutti i suoi amici, anche quando fosse andato in pensione.

Gli avrebbe detto, ai suoi amici:

"vedete che avevo ragione io e che i cattivi erano proprio loro?"

La Storia aveva fatto due passi indietro.

Si salvo' solo un CD rom, che stava volando verso Alpha Centauri.

Sul CD rom c'erano un sacco di dati ed immagini.

Ma sei milioni di anni piu' tardi, quando i marziani trovarono quell'astronave.

Non riuscirono a leggere i dati sul CD rom.

Perche' non avevano neì il programma di conversione di un file GIF in JPG, ne' il computer, ne la corrente elettrica a 220 volt.

Ma soprattutto.

Non capivano l'Inglese.

Dodici son le Tribu' di Israele.

In una di Queste c'e' Roberto Benigni,

che, guardando la Luna, dice:

"... eppure, se tutti facessimo un po' di silenzio, forse si potrebbe sentire La Voce della Luna!".

Ed un po' dopo la fine del film, Tuvia aggiunse:"GUARDALA! E' LI SOTTO!"

I come Isola della Rugiada Divina. I come India. I come Italia. I come Imola, I come Istruzione, I come Igloo. Se invece i puntini sono due, allora si legge E, come Egitto, Empoli, Endocrino o Ethiopia.

"E FA iiiiiiiiiiiiiiiii come Indeciso, Impalato, Indegno, Indissolubile, Irriguardoso, Impegnato, Impiu', Impiegato, Imola, India, Italia, Internazionale, Imbecille,Imeil."

"Guardala: E' LI SOPRA!"

E' giunta l'Era di Internet, ora devi imparare a Leggere i Punti, come in:

"vuvuvu PUNTO iahuu PUNTO com"

li' iMPARERAI a mettere i puntini sotto le i.

Oh, Pardon,

Sopra le i !

Tredici settimane dopo,

era gia' vigilia di Rosh Hashana', il Capodanno Ebraico. E correva proprio l'anno Duemila Gregoriano. Ed in pochi giorni il Grande MAestro riporto' gli Eserciti del Nome per il Capo d'Anno. Ed i Palestinesi stavano dichiarando lo Stato di Palestina (Che Che Guevara e Dio ce Lo Mandino in Pace, Salam!).

Tuvia era rimasto fottutamente senza lavoro, quella mattina. E se ne ando' in giro per San Salvario ad appiccicare etichette sui pali. 

Le etichette dicevano:"Lezioni di computers a Domicilio. Costo orario 50 Keuro".

Tuvia si rese conto che aveva sbagliato a mandare in stampa e c'era una "K" di troppo.

Con un prezzo del genere non avrebbe mai trovato un cliente!

Comunque la cosa non aveva piu' importanza, perche' era riscoppiata l'Antifada.

L'Antifada era il movimento violento di tutti quelli che erano incazzati con gli ebrei o con il mondo intero. Ed avevano tutti le loro Sante Ragioni, e le loro Ragioni Sante.

In quei giorni volo' di tutto: Boeing, Airbus, Shuttles, Pietre, Proiettili di Gomma, Gomma in Proiettili, Gas Lacrimogeno, Proiettili Veri, Veri Proiettili, Pokemon Mimetizzati da Hamas, Parolacce, Primi Ministri, Ministre Prime, Minestre e Secondi ed altro (La lista sarebbe troppo lunga, ad un certo punto volo' pure l'ex sindaco di Santa Roma, tal Valadimiro Nutelli, detto "er Cioccolataro de Piazza")

Ma. per fortuna in quel momento arrivo' la seconda ondata.

Questa volta si trattava non di acqua, ma di radiazioni.

E Tuvia si sedette sulla piazzola ex Pio Pio.

Proprio al centro.

Dove per terra c'e' una stella.

Disegnata nel marmo.

Era la stella 777.

Pronuncio' le Parole Segrete "NA -NACH - NACMAN - NACHMAN MEUMMAN",

MA non successe niente.

Allora pronuncio' le parole "Pio Pio Pio!" 

Ed in un attimo si trovo' su un'astronave. Si guardo' allo specchio:ERA DIVENTATO UN POLLO!

L'astronave stava andando proprio verso la stella 777.

E si mise a ridere a crepapelle, dicendo:

"stupidi umanoidi, come erano stupidi!"

In quel momento il computer di bordo dell'astronave parlo' con voce greve e disse:"Giro giro tondo, casca il mondo, casca la Terra, tutti giu' per Terra".

Tuvia guardo' in alto e vide l'occhio rosso del computer.

Istintivamente gli chiese:"E tu chi sei?".

Ed il computer, lampeggiando rosso, disse:"Chiamami HAL HATLER, saro' la tua sbirra!"

Allora Tuvia si calmo' e gli chiese:"Cos'e' questa storia di mucca pazza ed afta rossa, Hal?"

Ed Hal disse:"E' la Mucca Rossa, che viene, di solito, circa cinque minuti prima della venuta del Messia".

Allora Tuvia' capi'. In quel momento mori' e cinque minuti dopo riapparve, ma questa volta nel grembo materno della sua prossima vita.

Era diventato un feto.

Piccolo.

E stava già imparando. Riconosceva suoni, vibrazioni e colori.

Quando nacque lo chiamarono con un nome buffo:"Internet".

E suo padre, il Genere Umano, disse con fierezza ai suoi amici: "Di secondo nome si chiama Salva Torello".

Questo intraducibile e impubblicabile racconto e' stato finito di stampare circa quindici miliardi di anni dopo il Big Bang, presso la Tipografia Hewlett Packard PIELEF, Pianeta Terra di Nessuno, seconda galassia crociata a sinistra, subito dopo il bagno rituale, 6 metri-buio in direzione della Stella di David, 700 anni-luce in direzione della mezzaluna di Syrio.

MAteriali usati: Argilla, Terra ed altro materiale marrone, materia grigia, patate fritte, chips, microprocessori, antimateria virtuale, carta, inchiostro HP,hamburger McDonalds, Caffe' Tel Aviv, ciccolatini alefbet, salame di paese, camel lights (troppe), erbette varie, incensi indiani, luci soffuse, sculture sulle pareti, suoni di sottofondo: bach, tubolar bells, musica ebraica in genere.

Indirizzo della Tipografia:

Tipo Grafia Personale

Via da Roma 1

Augustae Taurinorum

L'Isola della rugiada divina

Pianeta terra di nessuno

galassia 777

terza porta a sinistra dopo il cesso

  Scopyright Duemila, Gabriele Levy :

Se questo racconto ti e' piaciuto, stampatelo ora, questo racconto.

verranno fuori un sacco di fogli.

pinzali e dalli ad un amico.

digli:

"E' un bel libro, ma non ha fatto in tempo ad uscire dagli editori, riuniti o no."

scrivi sul primo foglio con un pennarello:

"CICLIMPROP" e scrivi accanto il tuo indirizzo, il tuo nome, la data di oggi nel calendario che vuoi, l'ora che e' segnata sul tuo orologio. se non hai un orologio, pensa ad un numero qualsiasi tra zero e novantanove, rilassandoti e pensando solo al dalai lama nudo ed infine scrivi una qualsiasi parola (anche la parola "qualsiasi" va bene).

Poi firma l'ultimo foglio. Se non sai firmare fai una stella con sei punte e se hai il colore giallo, colorala di giallo.

se la definizione matematica di una opera d'arte e'

"un oggetto fatto col cuore e con le mani e fatto da almeno un essere e che e' unico ed ha ancora un significato"

allora

probabilmente

avrai fatto un'opera d'arte.

esci di casa e dalla ad un sessantottino o a un avvocato.

o a un avvocato sessantottino.

e digli

che si legga 'nattimo una storiella,

e che la storiella si chiama:

"Il Freddo Cucuzzolo della Terra di Nessuno".

 

e digli anche, se hai forza di leggerglielo o imparartelo a memoria:

"l'ho stampato sulla mia stampante, nella mia Tipo Grafia Personale, ma penso che sia un bel racconto, di quelli che arrivano prima per stampante che per grande distribuzione fisica. Nemmeno amazon gli fa' un baffo: chiunque se lo puo' stampare, ora. personalizzazione completa del racconto.

Carta usata: solo quella richiesta direttamente dal cliente.

carta trasportata: solo quella bianca che va alla stampante. quella che si legge.

direzione scorte: scorte zero.

investimenti richiesti: vedi alla voce materiali usati.

Tempi di realizzazione: circa trecentosessatntacinquemila ore di lavoro e ozio a gratis, piu circa quindici miliardi di anni almeno.

ritorno sull'investimento: meno settemila miliardi di cellule grigie, un mutuo per quindici anni ancora da pagare, ed i bimbi che urlano.

(dice l'autore che per scrivere 'sto racconto gli si e' fuso il cervello!)

Soldi: dio voglia che ne vengano presto e tanti!

Probabilita di premio nobel attorno al 2050: BASSE

Direzione acquisti: ragionevole

Direzione commerciale: blanda

Servizi per il pubblico: cessi privati

Numero verde del potere costituito: 777 siete siete siete degli degli degli stronzi stronzi stronzi

Direzione Generale: come al solito.

Teste di Ponte: i caschi blu."

eta' media di eta beta: 17 anni

eta' media dell'uomo sulla terra: circa 80 anni.

simbolo della metropolitana milanese: MM.

anno dalla nascita di gesu' (in numeri romani): MM.

vi piacerebbe iniziare da un'altra data, tipo MM?

cosi' potremmo chiamare il primo decennio del duemila:

"il primo decimmillesimmennio".

(perche' pare che il tempo si sia rigirato tutto, negli ultimi templi...)

Se esci dalla MM alla stazione DUOMO e vai in cima alla cattedrale troverai la statuetta della mamma di colui che nacque MM anni fa. Da lassu' la statuetta guarda ad ovest, e vede da lontano una stella, proprio in cima alla mole antonelliana, ad augustae taurinorum.

Quella stella, guarda caso, si chiama "Isacco".

clicca qui per saperne dippiu.

 

Ora stampati questi fogli, e, se hai skotch, tempo, e pazienza, incollali in verticale l'uno all'altro, poi arrotola il tutto, scrivici a mano il titolo ("Il Freddo Cucuzzolo della Terra di Nessuno"), esci di casa e dallo al primo amico che hai e che pensi possa divertirsi leggendolo.

Ciao da

Tuviah ah ah ah ah !